Solunto città punica

 

L'antica città di Solunto, situata sulla costa nord occidentale della Sicilia,a circa 20 km. Ad est di Palermo, occupa in una suggestiva posizione panoramica prospiciente il mare, il pianoro del monte Catalfano .
Il nome greco Soloeis Solus(in latino Soluntum) in base a quanto riportato da Ecateo, sarebbe quello dell'antico fondatore della città, ucciso da Ercole. Questo stesso nome avrebbe un'origine semitica ed il significato di "roccia" con evidente allusione alla posizione dell'insediamento.
Relativamente alla fondazione ,secondo la testimonianza di Tulcide essa si colloca senza dubbio nel corso del IV secolo a.C. in un momento successivo alla distruzione del più antico insediamento soluntino avvenuta agli inizi del medesimo secolo ad opera del tiranno Dionisio I di Siracusa.
La ricostruzione sul monte Catalfano della Soluto distrutta da Dionisio, è da porsi tra il 367 anno del trattato di pace tra Siracusa e le città puniche e il 307 anno in cui nella città ormai riedificata si stabilì anche un gruppo di greci.
Nel 254 durante la prima guerra Punica, Solunto si arrese ai romani. Però dopo questa data si fanno sempre più scarse le notizie sulla Soluto romana, e a partire dal III secolo d.C. la città venne volontariamente abbandonata dai suoi abitanti e pressoché nulle sono le notizie relative alle epoche successive.
Nel 1825 causa un fortuito ritrovamento di una grande statua di divinità seduta, identificata con Zeus, Baal , o Hammon fu destata l'attenzione su Solunto dove furono intraprese numerose campagne di scavo tra il XIX e XX secolo, portando alla luce un settore notevole del tessuto urbano.

 

Solunto presenta un'urbanistica di tipo "ippodameo" a pianta ortogonale,caratteristica delle città greche ellenistiche dell'asia minore. La superficie occupata dall'insediamento è infatti suddivisa in maniera regolare da strade principali (plateai) orientate in senso nord/est sud/ovest tra le quali la più importante la cosiddetta "Via dell'Agorà" pavimentata in parte con arenaria locale ed in parte con mattoni di terracotta, conduce alla zona pubblica della città. Gli assi viari minori (stenopoi) perpendicolari all'arterie principale danno luogo alla suddivisione del tessuto urbano in isolati rettangolari (40x80 m) insulae. Il notevole dislivello del terreno (circa 50 m) viene superato mediante terrazzamenti e scalinate. Alla periferia sud orientale della città si conservano i resti di un piccolo impianto termale nel quale sono riconosciuti il frigidarium, il tiepidarium,ed il calidarium.
Particolarmente interessante è l'edilizia soluntina che ci ha restituito tra l'altro una notevole quantità di stucchi, intonaci, affreschi e pavimenti a mosaico. Nelle zone periferiche ciascun isolato comprende otto unità abitative con cortile aperto di circa 400 metri quadrati, mentre nell'aria centrale che ospita le abitazioni signorili ne contiene al massimo sei con una superficie di circa 540 metri quadrati, entrambe le tipologie abitative sono fornite di cisterne per approvvigionamento idrico. Tra le case meglio conservate vi è la "Casa di Leda" così denominata dal soggetto di uno dei suoi affreschi.
L'agorà di forma rettangolare allungata e lastricata a mattoni, presenta sul lato occidentale un grande portico a nove esedre ed è collegata mediante una scala a due rampe alla terrazza superiore che ospita il teatro e il piccolo odeon. Nella parte nord dell'agorà è presente una grande cisterna pubblica con copertura sostenuta da tre file di pilastri. Gli edifici di culto soluntini nella loro fisionomia testimoniano la continuità delle tradizioni culturali puniche, composti da diversi ambienti destinati al culto o ad accogliere animali da sacrificare; alcuni di essi conservano ancora l'altare in cui sono collocate tre raffigurazioni delle divinità di tradizione fenicio-punica.
L'odeon composto da una cavità circolare a cinque ordini di posto era adibito alle riunioni del senato locale.

Corrado
 

Questa sezione di poesie e pensieri è dedicata all'autore, Corrado, un carissimo amico prematuramente scomparso qualche anno fa e che sono certo che finalmente abbia trovato quella pace da troppo tempo invano cercata.