Come fare un caffè molto cremoso con la macchinetta Nespresso

Quel pomeriggio il nostro caro Professor Dimmelo ci sbalordì non poco.
Appena entrati nel suo laboratorio per la consueta pausa caffè pomeridiana fummo colpiti alla vista di una macchina da caffè Nespresso® che troneggiava sul suo banco da lavoro.
Ma come? Il Professor Dimmelo che usa una macchina da caffè in capsule? Proprio lui che da una vita ci ha riempito la testa con il caffè perfetto, da macinare all'istante con il macinino perfetto e da fare poi con la macchina da caffè perfetta?
Il Professore notò il nostro stupore e, ancor prima di sentire le nostre inevitabili domande, esclamò:

"Lo so, ragazzi, vi sentite un po' delusi, vero? Ma aspettate che vi racconti tutto e capirete.
Ieri sono stato invitato dal mio vecchio amico, il Professor Chèvinni, fisico nucleare, il cugino delle due sorelle Sciaron e Scianel, rispettivamente ingegnere elettronico e ingegnere aerospaziale, a loro volta cugine di Bràian..."

Lo interruppe Pieralfio: "Mi perdoni Professore, ma davvero lei ha amici tanto tamarri?"

Il Professor Dimmelo fece finta di non aver sentito e continuò:

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"A fine cena il Professor Chèvinni propose di prendere il caffè, ma quando vidi che si avviava verso una macchina Nespresso® rabbrividii.
Infatti subito dopo mi presentò una bella tazza piena di acqua colorata che tutto sembrava tranne caffè.
Noncurante delle buone maniere presi il toro per le corna e sbottai: "Vedi, caro Chèvinni, questo sistema nasce per dare al pubblico una parvenza di caffè espresso, ma purtroppo, vuoi per la modesta quantità di caffè contenuta nelle capsule, vuoi per la bassa potenza delle macchine relativa ala pressione, mai potrai degustare un caffè come siamo abituati noi al sud".
Gli spiegai quindi che una dose media di caffè per un'ottima tazza di espresso si aggira sui 7 grammi, mentre quelle capsule ne contengono mediamente 5 grammi, questo per conciliare le doti di compattezza del sistema e la poca pressione delle macchine dedicate.
Presi quindi una capsula, la capovolsi e cominciai a sbatterla sul ripiano in marmo della cucina allo scopo di rinsaccarne il contenuto, così da offrire più resistenza all'acqua in pressione che lo avrebbe attraversato.
Gli chiesi quindi di rifare il caffè con quella capsula.
Il caffè iniziò ad uscire un po' a stento, segno dell'avvenuta compattazione all'interno, addirittura dopo un po' la macchina decise che la quantità di caffè fosse stata raggiunta e bloccò l'erogazione.
Invece eravamo ancora a metà, esortai quindi il Professor Chèvinni a premere ancora una volta il pulsante di erogazione e così il caffè, cremosissimo, continuò ad uscire.
Il mio amico rimase a bocca aperta, mai avrebbe creduto che compattando la miscela all'interno della capsula sarebbe avvenuta questa piacevole sorpresa.
Quindi stamattina ho pensato di comprare una di queste macchine, tanto costano pochissimo, per farvi partecipi in forma pratica di questo esperimento.
Allo scopo ho comprato anche un pacco di capsule compatibili dato che il mio sistema di compattazione funziona con ogni tipo di capsula.
Naturalmente ci sono capsule e capsule, quelle che richiederanno più compattazione e quelle che ne richiederanno meno, comunque ce ne accorgeremo al momento dell'erogazione se questa dovesse avvenire in modo più o meno stentato".

E così il Professor Dimmelo, presa la prima capsula di caffè, la capovolse e la sbatté circa quattro volte sul tavolo per poi continuare con altre capsule.
Quindi fece il primo caffè.
Meraviglia! Non credevamo ai nostri occhi, la crema scendeva giù nella tazza lentamente ed il caffè presentava un'incredibile densità.
Abbiamo subito scattato alcune foto che pubblichiamo in questo post.

E chi lo avrebbe mai detto? Bravo il nostro amato Professor Dimmelo, ha fatto centro anche questa volta!

Il caffè all'interno viene compattato sbattendo su un ripiano la capsula

 

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